E’ stato pubblicato il Concorso artistico culturale “INNESCHI – Quando l’arte genera la pace”, dedicato ad artisti ed artiste, per professione o per passione, cittadini e cittadine tutti/e, volontari e volontarie, e a quanti/e abbiano a cuore la costruzione della pace. La partecipazione è gratuita e riservata a persone maggiorenni, la scadenza per partecipare giovedì 30 ottobre 2025.
Categorie di partecipazione e riconoscimenti
Il concorso prevede tre categorie di partecipazione: fotografia, visual communication e videomaking. Nel regolamento sono riportate le caratteristiche delle opere da realizzare per ciascuna categoria: ciò che le accomuna è la spinta ad esprimere, attraverso il linguaggio artistico, azioni, vissuti e riflessioni relative alla costruzione della pace, al rifiuto della violenza, alla vicinanza alla vittime dei conflitti ed all’incontro con la diversità. I vincitori e le vincitrici di ciascuna categoria, riceveranno un riconoscimento del valore di 350 € cadauno, i secondi e le seconde classificate un abbonamento annuale alla rivista Internazionale.
Ma non solo:
- le prime 15 fotografie verranno utilizzate per la realizzazione di una mostra fotografica itinerante, che verrà allestita durante il Convegno “INNESCHI – Scintille che generano la pace”, che si terrà a Dicembre a Rimini, e verrà ospitata da centri culturali di diversi territori in Emilia Romagna nei mesi successivi al Convegno.
- le prime 5 illustrazioni verranno utilizzate per la realizzazione di gadget ad edizione limitata, volti a promuovere forme di difesa civile non armata e nonviolenta
- il video vincitore verrà proiettato durante il Convegno di dicembre e proposto ad Istituzioni regionali e nazionali per la promozione del Servizio Civile
L’iniziativa
“L’innesco avvia un processo, una reazione che a catena può generare cambiamento” – si legge sul sito dedicato all’iniziativa – “E’ con questo spirito che promuoviamo il Concorso artistico culturale in occasione del 50esimo anniversario dell’Obiezione di Coscienza nella Comunità Papa Giovanni XXIII.
Per molti e molte, la scelta di obiettare al servizio militare e quella di partecipare al servizio civile, è stata una svolta nella propria vita, un’esperienza che ha innescato processi di scelta e di cambiamento, volti a dedicare la propria vita alla costruzione della pace e alla difesa dei diritti dei più fragili”
L’obiettivo del concorso, si legge sul regolamento, è quello di stimolare, valorizzare e diffondere espressioni artistiche che raccontino il rifiuto della violenza e della guerra come strumento per affrontare i conflitti, la promozione di forme di difesa civile non armata e nonviolenta e la partecipazione attiva dei civili in azioni di costruzione della pace. Il titolo del concorso richiama la possibilità di innescare processi e riflessioni sulle alternative all’uso della violenza e delle armi.
L’iniziativa si inserisce all’interno di un percorso partecipativo che celebra i “50 anni di obiezione e impegno per la pace” dell’ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, nell’anno del Centenario dalla nascita del fondatore don Oreste Benzi.