La relazione con l’altro, specialmente con gli ultimi

servizio civile italia

Scritto da Marta Calgarini, volontaria in Servizio Civile a Bagnacavallo (RA) nel progetto “2020 Un gioco di squadra”

Mi chiamo Marta, ho 22 anni e sono un’Educatrice Professionale. Mi sono laureata proprio durante la mia esperienza di Servizio Civile – il che è stato certamente impegnativo ma anche uno stimolo in più per me! Capita spesso che mi chiedano perché io abbia scelto di intraprendere questa esperienza e proprio in questo momento. Io rispondo che sono curiosa di mettermi alla prova in un ambito che so che farà parte del mio futuro: la relazione con l’altro, specialmente con gli ultimi.

Ho anche avuto la possibilità di approfondire il legame con la casa famiglia Nazareth, creato durante alcuni anni di volontariato, e di capire veramente come si vive in una realtà di questo tipo.

Qui faccio di tutto: Monica e Fabio hanno 8 bambini, di cui due in affido. Io sto con loro durante tutte le attività del pomeriggio, principalmente aiuto-compiti, giochi con le bimbe più piccole e accompagnamento ai vari allenamenti sportivi. Mi metto comunque a disposizione per svolgere altre attività come ad esempio smistare e sistemare gli abiti usati donati da tante persone del circondario o gli alimenti che vengono ritirati dai supermercati della zona.

Sto chiedendo tanto a me stessa, in termine di impegno quotidiano e di carico emotivo, ma sono convinta che questo sia un tassello importante per il mio futuro e per plasmare la persona che sono chiamata a diventare!