Le Reti promotrici della campagna “Un’altra difesa è possibile” si rivolgono ai Grandi Elettori con l’intento di richiamare l’attenzione sulla “difesa non armata e nonviolenta e la mancanza di un luogo istituzionale che la coordini e la promuova”.
La campagna iniziata nel 2012, ha permesso due anni dopo, nel 2014, la redazione della proposta di Legge di iniziativa popolare “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta” , per il riconoscimento di una forma di difesa, alternativa a quella militare, la “Difesa civile non armata e nonviolenta” per favorire l’adempimento degli articoli 11 e 52 della Costituzione. Grazie all’impegno delle cinque reti promotrici (Rete Italiana Pace e Disarmo, insieme a Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile e Campagna Sbilanciamoci!) e al sostegno dei cittadini, negli anni seguenti, fino ad oggi, la campagna viene riportata all’attenzione dei Parlamentari.
Con la lettera aperta indirizzata ai Grandi Elettori in occasione dell’elezione del Presidente della repubblica, si vuole ricordare che il Capo dello Stato “ha il comando delle Forze armate e disarmate, presiede il Consiglio supremo di difesa armata e nonviolenta costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra o di resistenza nonviolenta deliberato dalle Camere”, dunque si rende ancora più necessario che in Parlamento si avvii una riflessione sulla difesa, soprattutto alla luce delle spese militari che negli ultimi anni sono aumentate e della responsabilità chiesta ai cittadini durante l’emergenza sanitaria.
La speranza è che i poteri e i fondi dedicati alla difesa della patria possano ripartirsi equamente tra la difesa armata e non armata, ricordando la natura nonviolenta della nascita della Repubblica e della Costituzione.