La precaria economia in Sri Lanka

servizio civile estero

Scritto da Paolo Molteni, volontario in Servizio Civile a Ratnapura in Sri Lanka nel progetto “Caschi Bianchi Corpo Civile di Pace 2020 – Asia del sud”

In uno scenario globale dove l’economia si presenta sempre più come una costellazione di sistemi capitalistici capeggiati dagli USA e di sistemi di matrice postsocialista, di cui la Cina ne fa da massimo esponente, la svolta che sta vivendo lo Sri Lanka risulta essere molto interessante.

Storicamente, infatti, lo Sri Lanka (allora Ceylon) fu tra i primi paesi a riconoscere la Repubblica popolare cinese (RPC), avendo stabilito relazioni diplomatiche formali nel 1957. Queste relazioni diplomatiche, tuttavia, vennero sigillate da diversi patti economici che hanno segnato la storia dei due Paesi dagli anni ’60 del secolo scorso fino ai giorni nostri. Tra queste, sicuramente il porto di Hambantota ha rassicurato un ruolo importante per il governo cinese, garantendo un centro importante per il suo progetto della nuova via della Seta. A tali relazioni economiche, inoltre, si aggiunsero nel corso del tempo anche diversi accordi politico-militari, come il finanziamento cinese dell’armamento cingalese o la firma del governo dello Sri Lanka di una lettera – insieme ad altri dieci Paesi – all’UNHRC in difesa del trattamento riservato dalla Cina agli uiguri e ad altri gruppi minoritari musulmani nella regione dello Xinjiang.

Dall’altro lato, invece, i rapporti con il mondo capitalistico hanno trovato tanti alti e tanti bassi, soprattutto a causa del rapporto di alleanza-inimicizia che, nel corso degli ultimi anni, ha contrassegnato il rapporto tra India e Sri Lanka. Infatti, sebbene le relazioni bilaterali tra Sri Lanka e India siano state generalmente amichevoli, sono state influenzate dalla guerra civile dello Sri Lanka e dal fallimento dell’intervento indiano durante la stessa. L’India è l’unico vicino dello Sri Lanka, separato dallo Stretto di Palk; entrambe le nazioni occupano una posizione strategica nell’Asia meridionale e hanno cercato di costruire un ombrello di sicurezza comune nell’Oceano Indiano. Le relazioni India-Sri Lanka hanno subito una trasformazione qualitativa e quantitativa nel recente passato. Le relazioni politiche sono strette, il commercio e gli investimenti sono aumentati notevolmente, i collegamenti infrastrutturali sono costantemente aumentati, la collaborazione nel settore della difesa è aumentata e vi è un miglioramento generale e di ampia portata in tutti i settori della cooperazione bilaterale.Esiste un ampio consenso all’interno del sistema politico dello Sri Lanka sul primato dell’India nella matrice delle relazioni esterne dello Sri Lanka. Entrambi i principali partiti politici dello Sri Lanka, Sri Lanka Freedom Party e United Nationalist Party hanno contribuito al rapido sviluppo delle relazioni bilaterali negli ultimi dieci anni.

In questo contesto, dunque, lo Sri Lanka risulta storicamente un crocevia importante, punto d’incontro tra gli interessi dell’Occidente e quelli dell’Oriente.

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