Due splendidi giorni di scambio, confronto e incontro: si è conclusa ieri la XVIII edizione dell’incontro nazionale dei giovani in Servizio Civile in occasione di San Massimiliano di Tebessa, l’atteso evento organizzato ogni anno dal TESC – Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile – in commemorazione del primo obiettore di coscienza della storia, nel giorno del suo martirio, il 12 marzo.
Dopo 15 anni, la celebrazione è ritornata in Campania, tra Casal di Principe (CE) e Scampia (NA).
“Intelligenza artificiale e pace” è stato il tema di questa edizione che, come ogni anno, riprende il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace. Alla vigilia dell’incontro, lunedì 11 marzo, si è ripercorsa la storia di un altro “martire” a 30 anni dalla sua uccisione per opera della mafia: Don Peppe Diana.
A Casal di Principe, nella stessa parrocchia dove Don Peppe era parroco ed è stato ucciso, Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, ha esortato la folta platea di giovani volontari in Servizio Civile ad “essere fermento per la città, per la vita del bene comune. Perché con il vostro sì al Servizio Civile”, ha continuato il Monsignore, “rappresentate una scelta diversa che vi porta a mettervi in gioco e a far sì che possa essere più umana la nostra storia”. Attraverso un video e le parole di Don Franco Picone, parroco della parrocchia, si è approfondita la storia di Don Peppe e si è sottolineato come il suo impegno contro la mafia non sia stato un atto eroico ma un gesto concreto di un cittadino che non si è chinato e di un prete credibile perché “nella fabbrica della rassegnazione in cui continuiamo a vivere non c’era nulla di più eversivo che annunciare la speranza”.
Con un richiamo alla “Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta della Patria” quale essenza del Servizio Civile Universale, il Direttore di Caritas Italiana Don Marco Pagniello ha concluso l’incontro con un augurio ai presenti: “il Servizio Civile vi porti a dire ‹‹io sto dalla parte dei più poveri e degli emarginati››, vi porti ad essere cittadini nel senso di persone a cui sta a cuore la propria città, che siate gente appassionata, innamorata della vostra città”. E su questo ci trova d’accordo, poiché la storia è ogni singolo cittadino che con le sue scelte quotidiane la scrive e contribuisce alla società, nel bene e nel male.
“E’ anche con i no che si fa la storia”: si è aperta così la seguente giornata del 12 marzo, con Don Marco Pagniello presso l’aula magna del complesso di Scampia dell’Università Federico II, ricordandoci che come San Massimiliano ha rifiutato di arruolarsi nell’esercito romano, anche chi sceglie il Servizio Civile lo fa con la consapevolezza di ripudiare la cultura delle armi, delle guerre e della violenza. La mattinata, dopo la lettura degli atti di San Massimiliano e i saluti della dott.ssa Laura Massoli, Direttrice dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile in rappresentanza del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, è continuata con un’interazione tra i volontari e i tre relatori esperti di intelligenza artificiale: i docenti Guglielmo Tamburrini e Marta Bertolaso e il CEO Davide Dattoli.
In particolare durante il dibattito è emersa la necessità di superare un atteggiamento tecnofobico considerando che l’intelligenza artificiale, come tutta la tecnologia, è uno strumento potente e capace di rispondere ai problemi che l’uomo le pone e a cui resta la responsabilità etica e sociale di scegliere la direzione verso cui andare. Questo implica la necessità di una riflessione su quale mondo costruire insieme e quale mondo vogliamo condividere.
La mattinata si è conclusa con le testimonianze di Maria Chiara Moro, in Servizio Civile in Tanzania con Focsiv, Maria Chiara Gazzillo, in Servizio Civile in provincia di Foggia con la Confederazione Nazionale delle Misericordie e Silvia Dellapiana, Corpo Civile Di Pace nel progetto “Corpi Civili Di Pace 2022 – La protezione dei civili nei conflitti” in Grecia ad Atene con ass. Comunità Papa Giovanni XXIII – Operazione Colomba.
L’evento si è concluso con la Santa Messa presso la Chiesa San Giuseppe Moscati, dopo una camminata tra le vie del quartiere.
Ringraziamo fortemente Caritas Italiana e il TESC per l’organizzazione e per l’opportunità di questo evento che, ancora una volta, rimarca il valore, l’importanza e la necessità del Servizio Civile per la costruzione della pace e per la tutela dei diritti. Le due giornate sono state molto intense e hanno permesso a chi, come noi dell’ass. Comunità Papa Giovanni XXIII, ogni giorno opera nell’ambito del Servizio Civile di trovare nuovi stimoli e motivazioni e di ricordarsi quanto sia importante fermarsi a riflettere insieme su tematiche così urgenti e importanti per il mondo in cui viviamo. L’evento, inoltre, è stata anche una bella testimonianza di quanto l’essere in rete, come enti di Servizio Civile, ci permetta di amplificare il nostro intervento per la costruzione della pace.