CASCHI BIANCHI CORPO CIVILE DI PACE – BRASILE E CILE 2025

Contrasto alle ingiustizie sociali camminando affianco di persone con disabilità, minori e giovani vulnerabili, adulti in condizione di fragilità, tossicodipendenti e migranti

DOVE

In BRASILE, nella città di Coronel Fabriciano
In CILE, nelle città di Santiago del Cile e Valdivia

COSA FARAI

A Coronel Fabriciano potrai accompagnare persone con problemi legati alla dipendenza da sostanze e persone disabili. Condividerai con loro la quotidianità e le sosterrai nel percorso di reinserimento sociale, proporrai attività ludico-ricreative e le accompagnerai alle attività ergoterapiche.
A Santiago del Cile troverai diversi contesti in cui sperimentarti e verrai a contatto con molte forme di povertà ed emarginazione. Supporterai minori e adulti che vivono in condizioni di degrado sociale, persone con disabilità fisica, psichica e sorde, persone tossicodipendenti e senza fissa dimora. Potrai aiutare i minori attraverso attività di sostegno scolastico, momenti di svago e laboratori; le persone con disabilità attraverso laboratori manuali, artistici e di sviluppo delle autonomie; le persone che vivono in strada e che soffrono di dipendenze con ascolto, empatia, distribuzione di cibo e vestiario.
A Valdivia potrai condividere la quotidianità con persone con disabilità ed incontrare e supportare migranti e di etnia mapuche, favorendo la loro inclusione sociale e il rispetto dei loro diritti.
In entrambi i Paesi avrai la possibilità di approfondire il contesto sociale, economico e culturale, e sarai chiamato a monitorare, documentare e sensibilizzare la popolazione sul rispetto dei diritti delle persone che vivono in condizioni di povertà e marginalità sociale, anche attraverso l’organizzazione di eventi e incontri.

POSTI DISPONIBILI

In Brasile: 2 posti
In Cile: 8 posti (6 Santiago del Cile, 2 Valdivia)

RIFERIMENTI UTILI

caschibianchi@apg23.org

Viola. Come le coperte della stanza che ho imparato a condividere, decorare e fare nostra con colei che presto è diventata la mia hermana menor. Coperte che mi hanno scaldata in questo freddo agosto invernale, che pare strano e invece è solo uno dei primi inequivocabili segnali che molto di ciò a cui sono abituata non è la norma, ma solo un punto di vista.
L’arancione delle sedie attorno al tavolo di casa, terreno di condivisione e sostegno in un costante scambio interpersonale che è la cosa più faticosa che esista e allo stesso tempo la più fondamentale.

Agata, volontaria in Servizio Civile con Apg23 a Santiago del Cile