Giunto alla sua 31° edizione il Premio Internazionale del Volontariato FOCSIV viene assegnato dal 1993, in occasione della Giornata Mondiale del Volontariato, indetta dalle Nazioni Unite il 5 dicembre. Nell’edizione 2024, la sezione del Premio dedicata a Servizio Civile e Corpi Civili di Pace ha visto premiata la volontaria Silvia Dellapiana, rientrata ad ottobre 2024 dopo un anno di servizio in Grecia con Comunità Papa Giovanni XXIII – Operazione Colomba nel progetto “Corpi Civili di Pace 2022 – La protezione dei civili nel conflitti”.
La giuria, composta da Silvia Stilli (Portavoce AOI), Ivana Borsotto (Presidente Focsiv), Marco Caselli (Professore Ordinario presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Marco Girardo (Direttore Avvenire), Don Stefano Stimamiglio (Direttore Famiglia Cristiana), Vincenzo Morgante (Direttore TV2000 e INBlu2000) e Carlo Ciavoni (Responsabile del sito Mondo Solidale de La Repubblica) ha ritenuto di assegnare il premio a Silvia Dellapiana per il suo impegno e la sua determinazione nella tutela dei Diritti Umani delle persone in movimento, attraverso attività di ascolto, di primo supporto psicologico, di accompagnamento e di advocacy.
LE PAROLE DI SILVIA – “Ho deciso di dedicare due anni della mia vita partendo con il Servizio Civile Universale in Palestina e con i Corpi Civili di Pace in Grecia per mettermi al servizio. Al servizio di un ideale che fu quello dei primi obiettori contro la leva militare obbligatoria, i quali credevano nella possibilità che un giorno l’Italia potesse scegliere invece di un intervento armato, un intervento civile e pacifico in aree di conflitto – ha condiviso Silvia durante la cerimonia di premiazione dello scorso 30 novembre al Nuovo Teatro Ateneo a Roma, proseguendo – “Un ideale che crede in un’Europa aperta senza confini e senza muri per tutti. Un ideale che crede in un’Italia nonviolenta, che impara ad accogliere invece che respingere. Un ideale che con il nuovo Patto europeo sulle migrazioni e lo scempio dei campi italiani in Albania abbiamo sepolto. Abbiamo distolto lo sguardo e ci siamo dimenticati cosa vuol dire essere umani. Sono partita perché voglio lottare per un’Europa che può ancora essere, perché credo nella possibilità, un giorno, di poter guardare nuovamente negli occhi le persone che ho incontrato in questi anni e alla domanda “ma non era questa l’Europa dei diritti?” poter finalmente rispondere “si”. Sono partita perché voglio lottare per un’Italia che deve ricordarsi i valori su cui è stata fondata. E ripartirò perché questa Europa e questa Italia, ad oggi, ancora non esistono. In un mondo in cui la narrativa va in un’unica direzione, dobbiamo parlare di pace, di nonviolenza, di disarmo, di antifascismo e abbattere i muri fisici e mentali che ci separano dalla nostra umanità. Voglio dedicare questo premio ai miei compagni di viaggio e a tutte le persone in movimento con cui ho condiviso un pezzo della mia vita, le quali mi hanno insegnato che, in quanto esseri umani, possiamo essere migliori di così.”
Le parole di Silvia sono state rinforzate anche da Nino Santomartino, vicepresidente FOCSIV, nell’intervista realizzata da TV2000: “Il Premio non vuole essere un momento autocelebrativo, ma un momento tramite il quale, pubblicamente, facciamo vedere le testimonianze di volontarie e volontari per far capire l’utilità delle nostre attività. La parola d’ordine [del Premio di] quest’anno era “riconoscere”, riconoscere vuol dire che una persona ti conosce una seconda volta e ti attribuisce il ruolo per cui ti ha conosciuto.”
IL PREMIO INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO FOCSIV 2024 – Ogni anno FOCSIV premia l’impegno di persone che si contraddistinguono nel mondo del volontariato internazionale, riconoscendo chi si adopera contro la povertà e l’esclusione e per l’affermazione della dignità e dei diritti di ogni persona. In particolare l’edizione di quest’anno è stata dedicata a organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale impegnate con una particolare attenzione alle migrazioni ed è stata inserita all’interno del progetto Tutta un’Altra Storia, finanziato dall’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che ha come obiettivo principale il superamento delle narrazioni divisive sul tema delle migrazioni, promuovendo il protagonismo giovanile e delle comunità educanti.