Servizio Civile in Albania, l’esperienza di Laura e Monicarosa

servizio civile estero

Scritto da Laura Billo e Strada Monicarosa, Caschi Bianchi in Servizio Civile a Scutari nel progetto “CASCHI BIANCHI CORPO CIVILE DI PACE – EUROPA ORIENTALE 2024”

Ciao, siamo Laura e Monica, due “caschi bianchi” impegnati nel Servizio Civile Universale all’estero, un’esperienza che ci permette di contribuire attivamente alla costruzione di una società più giusta, solidale e rispettosa dei diritti umani.

La nostra missione si svolge all’interno dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, una realtà che da anni è impegnata in attività di sostegno a persone vulnerabili, promuovendo la dignità e i diritti fondamentali di ogni individuo. In particolare, siamo coinvolte in una casa rifugio per donne e bambini, situata a Scutari, una cittadina in Albania, che accoglie chi ha vissuto esperienze di violenza domestica e altre forme di abuso, sostiene anche famiglie in difficoltà attraverso il progetto “ Incontriamo la povertà” attraverso il quale facciamo incontri settimanali e monitoriamo la situazione di ogni famiglia, offriamo loro alimenti, beni di prima necessità, supporto psicologico ed economico attraverso le adozioni a distanza dei figli/e e un doposcuola per i bambini.

Le case protette che forniscono supporto a donne e bambini in situazioni vulnerabili sono fondamentali per la difesa dei diritti umani per diverse ragioni: offrono un rifugio sicuro per chi fugge da situazioni di violenza domestica o altre forme di abuso, l’accesso a cibo, cure mediche, istruzione, corsi di formazione, e pratiche legali, fornendo un supporto che va oltre la semplice sicurezza fisica, garantisce a ogni individuo la possibilità di vivere libero dalla violenza, con accesso a bisogni fondamentali e attraverso l’istruzione, corsi di formazione o acquisizione della patente di guida, queste donne possono acquisire le competenze necessarie per diventare indipendenti e iniziare la loro autonomia.

Inoltre, supportiamo i bambini che vivono in situazioni di disagio, creando per loro un ambiente educativo e stimolante, dove possono rielaborare le esperienze traumatiche.

Essere parte di questo progetto significa contribuire a costruire una società più giusta, dove ogni persona possa vivere senza subire discriminazioni o violenze. Il nostro servizio civile, non è solo un’opportunità di crescita personale, ma anche una vera e propria azione di difesa dei diritti fondamentali di ogni individuo.

La formazione che abbiamo seguito prima di iniziare il nostro servizio è stata fondamentale. Abbiamo ricevuto una preparazione teorica sui diritti umani. Abbiamo partecipato ad attività laboratoriali di ascolto attivo, gestione del trauma e accompagnamento psicologico, per poter entrare in relazione in modo sensibile e rispettoso con le persone che accogliamo.

La formazione ci ha permesso di comprendere meglio la realtà complessa delle persone più bisognose e ci ha fornito gli strumenti necessari per supportarle nel loro percorso di recupero. È stata anche un’occasione per confrontarci con esperti e professionisti del settore, e per creare una rete di supporto reciproco tra noi volontari.

Il Servizio Civile in Albania rappresenta una vera e propria azione di solidarietà e difesa dei diritti umani. Operare in un contesto così delicato ci permette di affrontare quotidianamente le sfide della violenza e delle disuguaglianze, ma anche di contribuire, con il nostro impegno, a costruire una società più equa, inclusiva e rispettosa di tutti. Con il nostro lavoro cerchiamo di creare un mondo migliore per le donne e i bambini che incontriamo.