Noi abbiamo una casa dove tornare

servizio civile estero

Scritto da Zohra Hoque, volontaria Casco Bianco in Servizio Civile a Timisoara, Romania

Zohora svolge Servizio Civile in Romania con minori e famiglie svantaggiate. Questa esperienza l’ha portata a condividere una sua riflessione personale sui bambini che ha incontrato.

Sarei dovuta partire per un progetto da svolgere in Bangladesh a fine marzo del 2020, ma a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, la partenza è stata posticipata e ho dovuto anche cambiare la destinazione. Tra i progetti che mi hanno proposto, tutti avevano sede in un paese europeo. Ho optato per un progetto in Romania, a Timisoara perché era un paese che non conoscevo, non avevo mai visitato e mi piaceva molto il programma che proponeva la struttura che mi avrebbe ospitato. La struttura in questione si chiama Generatie Tanara Romania e si occupa delle vittime di tratta e dei bambini con situazioni o famiglie problematiche; inoltre fanno progetti di dopo scuola.

Questo periodo di Covid-19 è un momento difficile per tutti, che ha colpito anche queste strutture che aiutano i meno fortunati. I servizi sono diminuiti o rallentati per i vari limiti governativi. E molti enti hanno paura di mandare i volontari a fare il servizio perché temono che possano essere contagiati.

Anche la mia struttura sta subendo questa situazione. Tante attività sono sospese, per esempio il servizio di dopo scuola. Nonostante tutto, sono riuscita a partecipare ad alcune attività. Quel poco che ho fatto mi ha dato la possibilità di conoscere dei bambini che sono stati abbandonati dai loro genitori e vivono presso famiglie affidatarie o adottive, tanti invece stanno aspettando ancora che qualcuno li accolga. Sono dei bambini bellissimi ed è difficile capire perché siano stati abbandonati. Ho avuto la sensazione che questi bambini vengano spesso percepiti e trattati quasi fossero dei soprammobili: “Oggi mi piace allora lo tengo, domani è una cosa che non mi interessa più e allora me ne disfo, lo do a qualcuno oppure lo vendo! A volte i genitori biologici non sono i veri genitori, lo possono diventare i genitori che ti crescono e che si prendono cura di te.”

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