L’obiezione di coscienza… nei Paesi Bassi

servizio civile estero

Scritto da Pietro Fadda e Alessandro Federici. Caschi Bianchi in servizio civile in Olanda

L’art 18 del Patto Onu sui diritti civili e politici garantisce il diritto alla libertà di pensiero, coscienza, religione o credo. Nonostante il Patto non faccia esplicitamente riferimento al diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, il Comitato per i diritti umani afferma che tale diritto deriva dall’art 18, nella misura in cui l’obbligo pregiudica gravemente la propria religione, il proprio credo e la libertà di coscienza.[1] Il Consiglio sui diritti dell’uomo e la Commissione per i diritti umani hanno riconosciuto il diritto di tutti all’obiezione di coscienza al servizio militare.

Nella maggior parte degli Stati europei, come accade anche in Italia, il servizio civile è nato in conseguenza del riconoscimento del diritto all’obiezione di coscienza ed è stato concepito come servizio non armato a difesa della Patria. Allo stesso tempo, viene considerato sostitutivo e alternativo rispetto al servizio militare e, pertanto, obbligatorio allo stesso modo. Ad oggi, solo per una minima parte dei Paesi europei, l’obbligo di leva è ancora vigente; fra questi non rientrano i Paesi Bassi. In Olanda, infatti, il servizio militare obbligatorio è scomparso dal 1996.

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