Parola d’ordine: semplicità
servizio civile italiaScritto da Sara Parcesepe, volontaria in Servizio Civile a Monteciccardo (PU) nel progetto “2020 Mio fratello rincorre i dinosauri”
Avrei potuto scegliere tra tanti altri termini: naturalezza, quantità, diversità, colori… eppure, ciò che da subito mi è entrato dentro di questo posto è stata appunto la sua semplicità. Vi spiego.
Ci troviamo in un piccolo paesino di collina, a circa 380 metri sul livello del mare chiamato Monte Santa Maria, nel comune di Pesaro. Non appena si arriva, si apre davanti a noi un panorama che si affaccia su immensi campi coltivati in primo piano, cui segue in lontananza l’orizzonte del mare. Le case sono poche, probabilmente si contano sulle dita di una mano… ma nessuno demorde! In particolare, vi è una piccola chiesa con accanto un’abitazione parrocchiale. Apparentemente quest’ultima sembra una casa come tutte le altre… eppure ha qualcosa di speciale rispetto alle altre. Prese il nome di “Perla Preziosa” circa 10 anni fa, quando due ragazzi giovani, impavidi e amanti della vita decisero di risiedere qui e non solo portarvici la propria famiglia, ma aprendo le loro porte a tutti coloro avessero avuto bisogno: su solide ma semplici basi… nasce la loro casa famiglia.
La mia esperienza di servizio civile comincia qui, in mezzo ad un grande prato e soprattutto… tra le braccia di una grande famiglia; otto sono i componenti: quattro bambini, due ragazzi in affido e due ovviamente sono i genitori. Le quantità potete ben immaginare siano sempre tante: a livello di spostamenti per le varie attività, i vestiti, i giochi (tanti, tanti, tanti giochi!), il cibo… ogni cosa possiede numeri importanti se paragoniamo il tutto alla nostra famiglia formata da quattro massimo cinque persone. Io mi inserisco proprio qui: tra gli impegni, le corse e la vita quotidiana. Il mio progetto si chiama “2020 Mio fratello rincorre i dinosauri”, il suo programma accomuna la vita familiare e la disabilità che è presente in certe case… come questa. Da parte mia vi è supporto nelle varie attività di tutti i componenti della famiglia: quest’estate ad esempio ci siamo incontrati nell’orto da loro gestito, altre volte i pomeriggi si passano fra quattro ruote… o semplicemente si fa una passeggiata, si guarda il tramonto e si beve una tisana calda.
Ho scelto la parola semplicità come input per questo quadro perché ho imparato qui come siano le cose che noi definiamo talvolta “banali” a poter fare la differenza in altri contesti, con persone diverse sì… ma non più o meno importanti di noi. Ho imparato qui come sorridere sia la carta più vincente nella vita…
Ho scelto di allegare proprio queste foto anzitutto per dare dei volti alla famiglia di cui vi ho parlato… e poi rappresentano in modo silenzioso ma efficiente tutto il discorso che finora vi ho scritto in merito alla semplicità.