Mettersi in gioco
servizio civile italiaScritto da Maria Stella Muraglia, volontaria in Servizio Civile ad Andria (BT) nel progetto “2020 Pronti a vivere”
Sono Maria Stella, ho 28 anni e da quasi un anno sono volontaria del Servizio Civile nella casa famiglia di Madonna di Guadalupe ad Andria. La mia esperienza all’interno di questa casa famiglia comincia in un periodo particolare della mia vita, all’inizio ero attraversata da diversi sentimenti, la paura e l’insicurezza avevano la “precedenza” su tutto, ma con il passare dei giorni questi sentimenti sono andati via e in me è nata la gioia e soprattutto ho acquisito molta sicurezza.
Dall’inizio di quest’esperienza mi sono sentita accolta all’interno della casa famiglia; è stato difficile relazionarmi ai bambini e prendere parte delle loro abitudini, però poi con il passare del tempo tutto mi è sembrato più familiare fino ad arrivare ad oggi in cui tutto mi sembra FAMIGLIA e CASA.
In questi mesi, mi sono occupata principalmente dei più piccoli della casa, bambini che hanno un’età compresa da 5 mesi fino ai 7 anni. Con loro, le attività sono tante e varie; in estate abbiamo utilizzato molto gli spazi esterni della struttura, per fare attività di digitopittura e ludiche. Nei mesi invernali, invece, ci occupiamo di creazione e realizzazione di disegni e lavoretti vari, poi il tutto dipende dall’età dei bambini.
Una delle esperienze più belle che porto con me, è quella del mio compleanno, i piccoli mi hanno organizzato una festa e dei regalini fatti con plastilina, dalla loro piccolezza ho ricevuto tanto amore. Oggi, a pochi mesi dalla fine di quest’esperienza, posso affermare che mi ha dato la forza di mettermi in gioco, ha riacceso in me la gioia dello stare insieme e di fare fraternità. Ringrazio le famiglie che mi hanno dato fiducia e mi hanno accolta e accompagnata in questi mesi, pensavo di dover dare qualcosa a loro ma in realtà loro mi hanno dato tanto di più. GRAZIE!