2020 GOCCIA DOPO GOCCIA

servizio civile italia

Scritto da Beatrice Contran e Lucia Lena, volontarie in Servizio Civile a Cento (FE) nel progetto “2020 Goccia dopo goccia”

Siamo Lucia e Beatrice, le due ragazze selezionate per il servizio civile presso la Casa famiglia Angeli Custodi di Cento. Abbiamo svolto il servizio in un contesto particolare dove i bambini accolti, in emergenza, non sempre rimanevano per un lungo periodo, dove i responsabili non sono una mamma e un papà ma ci sono Grazia, Etta e Cosima, dove non ci sono educatori ma volontari che si alternano per condividere pomeriggi insieme ai bambini.
Ma partiamo dal principio. Prima di iniziare questa esperienza abbiamo partecipato al bando di servizio civile universale per il progetto “2020 Goccia dopo Goccia”. Questo consisteva nel: “Affiancare minori fragili in attività ludiche e creative come giochi di società, visione di film in casa o presso associazioni per permetter loro di vivere momenti di svago e leggerezza; partecipare all’organizzazione e alla preparazione dello spettacolo annuale delle case famiglia dell’Associazione preparando insieme ai bambini costumi e scenografie. Supportare i minori nelle attività di supporto scolastico e nelle attività sportive che saranno per loro occasioni per instaurare relazioni profonde. Infine, affiancare gli operatori nell’accoglienza di nuovi utenti in struttura e collaborare ad attività di supporto alla genitorialità ed in particolare alla realizzazione di incontri di sensibilizzazione e formazione rivolti ai genitori delle famiglie del territorio”.

A causa della situazione covid non siamo riuscite a svolgere alcune delle attività a progetto, principalmente quelle riguardanti gli incontri con la comunità e le associazioni. Nonostante ciò, siamo riuscite comunque a svolgere un buon servizio sfruttando al meglio le risorse della casa e del territorio.

La Casa famiglia Angeli Custodi è una struttura dove vengono accolti minori in situazioni di emergenza, minori con percorsi di affido a breve e medio termine e altre situazioni. La responsabile ha creato, in quattro mura domestiche, un ambiente sereno e accogliente per tutte le persone che passano, un luogo in cui condividere momenti, emozioni e affetti come in una grande famiglia allargata, così si può definire e noi così ci siamo sentite: accolte in una famiglia.

In ogni famiglia ognuno ha il proprio compito e noi avevamo il nostro: aiutare nella quotidianità, sostenere nel momento del bisogno, supportare chi aveva un problema e magari, perché no, trovare una soluzione.

Crediamo di essere state utili perché in ogni situazione e occasione davamo la disponibilità ad esserci perché fare servizio civile è anche questo: ESSERCI, sapere che, i minori, ma soprattutto i responsabili, in caso di bisogno, sanno su chi fare affidamento, anche nei momenti difficili.

In questi mesi come volontarie abbiamo accompagnato i bambini nel loro percorso di vita affiancandoli quando ne avevano bisogno e li abbiamo visti crescere: abbiamo contribuito a rendere la loro vita più serena.

Tra le cose più belle, ma allo stesso tempo più difficili di questa esperienza, c’è sicuramente la vacanza al mare con la casa famiglia. Un’esperienza che ti permette di vivere a 360° ciò che succede in questa realtà, una situazione che ti mette a dura prova perché non puoi tornare a casa, anzi sei lontano da casa e sei sempre lì: devi essere sempre lì quando c’è bisogno di te, devi essere pronta ad intervenire e dare una mano.

Infine ricordiamo i momenti più belli e significativi con i bambini: ricordiamo i pomeriggi trascorsi al parco, immersi nella natura, i pomeriggi passati a colorare e chiacchierare con i bambini e infine giocare in prima persona con loro, ritornare bambini giocando con barbie, bambolotti, preparando gustose cene con la cucina giocattolo e immaginando luoghi incantati nei quali dobbiamo sconfiggere la terribile strega che vuole conquistare l’universo.
Conserviamo un bel ricordo di questa esperienza, siamo cresciute molto e sicuramente continueremo a fare volontariato.

Mentre scriviamo questo testo ricordiamo con gli occhi malinconici e nostalgici i bei momenti trascorsi, i bambini che abbiamo visto e che ci hanno accompagnato lungo il cammino, ripensiamo a tutte quelle prime volte in cui noi eravamo lì e, come genitori, eravamo fieri di loro e commossi per i traguardi raggiunti. Ripensiamo a Yahya e alla sua cerimonia di diploma alla scuola materna, Amina e la sua anima sognatrice che vedeva sempre il buono in tutti, Cara e la sua prima pipì nel vasino, Edo che dalla sua timidezza e paura in poco tempo ha imparato a volerci bene e ad avere fiducia in noi regalandoci caldi abbracci, Assunta che con noi ha mosso i primi passi alla scoperta del mondo e ha storpiato tutti i nomi della casa e Luca che ci ha regalato i suoi primi sorrisi.

Forse la cosa più difficile di questa esperienza sarà salutarsi; salutare chi lungo il percorso se ne va o perché torna dalla sua famiglia o perché trova un altro posto dove andare.

Ogni bambino ha la sua storia, il suo carattere, con ognuno di loro ritorni un po’ bambino e diventi anche un po’ genitore. Ognuno di loro ti può far star male e far dubitare di te stesso ma allo stesso tempo tutti ti regalano sorrisi, divertimento e avventure e sì la cosa più difficile è doverli salutare: non sapere più nulla di loro, andare avanti ognuno con le proprie vite, forse per questo anche se è stata una bellissima esperienza entrambe concordiamo sul fatto che non è la vita per noi.