Promesse da mantenere

servizio civile estero

Scritto da Nicola Desimini, volontario in Servizio Civile a Marituba nel progetto “CASCHI BIANCHI CORPO CIVILE DI PACE 2021 – BRASILE”

Con la mia collega Valeria, direttamente dalla Sardegna, ho scelto di svolgere il mio Servizio Civile fuori dall’Italia. Mi trovo nel nord del Brasile, più precisamente a Marituba, una città a pochi passi dalla grande Belém, considerata la porta di ingresso per l’immensa e meravigliosa foresta amazzonica. In linea d’aria l’Equatore è vicinissimo, fa caldo tutto l’anno e la differenza tra le stagioni dipende quasi solo dal livello medio di precipitazioni. Immaginate Babbo Natale che a dicembre arriva a maniche corte, in ciabatte e occhiali da sole.

Il nostro progetto si chiama “Espaço Criança è vida”, ovvero “Spazio Infanzia è vita” , ed è ovviamente dedicato ai ragazzi, che qui svolgono attività ludico-ricreative, corsi di Capoeira e doposcuola. È nato pochi anni fa, grazie all’iniziativa di una giovane coppia della Comunità Papa Giovanni XXIII in Brasile, presente anche in altre sedi quali la comunità terapeutica di Castanhal e il Centro Arco Iris a Medina.
Personalmente sono arrivato qui senza pormi particolari aspettative, sentivo solo una grande voglia di vivere una esperienza nuova e stravolgente. A distanza di dieci mesi posso dire che non esiste un ambiente migliore di questo per farlo: un vortice di musica, danza e colore che ti sorprende ed appassiona.

Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica, dietro le sue sembianze sfavillanti il Brasile nasconde profondi squilibri sociali ed economici. Per quel che riguarda i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza c’è molto da lavorare. La recente pandemia, se da una parte ha sollevato una maggiore attenzione sul tema della salute, dall’altra ha acuito la già difficile situazione dell’istruzione giovanile.

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