Scritto da Giada Pizzano, volontaria in Servizio Civile a Mombaroccio (PU) nel progetto “2022 Coloro il mio futuro insieme a te”

Mi chiamo Giada e svolgo servizio civile nella casa famiglia “Santa Maria che scioglie i nodi” a Mombaroccio, da Roberto e Ivana.

Nella loro casa famiglia sono accolte 4 ragazze (Benedetta 18 anni, Esmeralda 14 anni, Greta 8 anni e Noemi 7 anni); stanno con loro da molti anni ormai e sono ragazze che, per un motivo o per un altro, sono state spostate dalle loro famiglie perché non ritenute un posto sicuro per la loro crescita. Roberto e Ivana se ne prendono cura e pensano a loro finché non potranno ricongiungersi con le loro famiglie o finché, raggiunta la maggior età, non decidano di andarsene di loro spontanea volontà. Infine c’è Giulio, un neonato arrivato qualche mese fa, quando aveva solo 2 mesi.

Ho iniziato questa esperienza per donare un po’ di me agli altri e per mettermi in gioco; avevo bisogno di novità nella mia vita e volevo fare un’avventura che me la sconvolgesse.

Prima di iniziare questa esperienza ero incerta, insicura, non sapevo se sarei stata all’altezza e avevo paura di deludere chi riponeva in me la sua fiducia.

Da maggio ho iniziato a conoscere, giorno dopo giorno, ognuna delle ragazze presenti entrando in punta di piedi nella loro vita; ho lasciato che fossero loro a raccontarmi di sé solo quando si sarebbero sentite sicure e a loro agio.

Da subito sono stata accolta a braccia aperte da tutta la famiglia, in primis da Roberto e Ivana, che mi hanno fatto sentire parte di essa. Mi hanno coinvolto in tutte le attività familiari, ludiche e non, da una giornata al parco acquatico, alle riunioni di nucleo ad una vacanza estiva.

Le mie giornate lì da loro sono sempre molto piene, essendo 5 ragazze e un neonato c’è sempre qualcosa da fare e non ci si annoia mai. Cerco di aiutare il più possibile portando le mie conoscenze e la mia esperienza nella loro quotidianità per dar modo a Roberto e Ivana di ritagliarsi del tempo per svolgere i propri impegni e, perché no, prendersi del tempo per se stessi.

Ogni proposta ho voluto accettarla per vivermi questa esperienza a 360 gradi; non è stato sempre facile perché anche quando sono andata in vacanza con loro, stare 10 giorni h24 sempre insieme ti mette alla prova, ma allo stesso tempo ti dà anche tante soddisfazioni.

Con l’avvicinarsi del Natale si sente ancora di più l’unione di questa famiglia e ancora una volta ho voluto dare anche il mio contributo aiutandoli con i mercatini; addobbare, fare i biscotti e vestire i panni di un elfo è stato un rimboccarsi le maniche per fare qualcosa di bello e ritornare un po’ bambini.

Più passa il tempo e più il legame con ognuno di loro si rafforza; mi rendo conto di essere diventata un punto di riferimento, non sono solo la ragazza che aiuta con i compiti di scuola, ma sono anche un’amica con cui confidarsi, una “sorella maggiore” che dà consigli e condivide momenti ed emozioni.

Non è solo un impegno quotidiano, è un qualcosa di più. È un qualcosa che ogni giorno ti arricchisce, che ti insegna, perché io ho imparato molto stando li con loro. Ognuno ha una storia alle spalle e ha le sue fragilità e le sue qualità ed è importante valorizzare ogni aspetto. Ho imparato che non bisogna mai sottovalutare niente e non dare le cose per scontato come un “grazie” o uno “scusa”.

È quel saluto appena arrivi che ti fa sentire a casa, è quell’abbraccio infinito prima che te ne vai perché il tempo sembra sempre poco, sono le risate che ti colmano il cuore.

Volevo che questa avventura mi sconvolgesse la vita e lo sta facendo ogni giorno, anche più di quello che mi aspettassi. Ho capito il vero significato di famiglia ed è vero, molte volte non è solo quella di sangue, ma anche quella che ti crei e per me loro lo sono a tutti gli effetti.