Miriam e Nicola: due giovani in Servizio Civile nei Paesi Bassi come Caschi Bianchi
servizio civile esteroScritto da Miriam Arrighetti e Nicola Angelico, Caschi Bianchi in Servizio Civile a Boxtel nel progetto “CASCHI BIANCHI CORPO CIVILE DI PACE – LA NOSTRA EUROPA 2024”
Siamo Miriam e Nicola, due giovani italiani impegnati nei Paesi Bassi come Caschi Bianchi della Comunità Papa Giovanni XXIII. Collaboriamo con enti e associazioni locali per sostenere persone in situazioni di forte disagio. Operiamo principalmente nella città di Boxtel, dove ci confrontiamo con realtà complesse, affiancando operatori sociali e altri volontari in attività a favore di individui e famiglie.
Per realizzare le attività di supporto e accoglienza, ci appoggiamo a diverse realtà associative della città. Collaboriamo con il Banco Alimentare di Boxtel, che fornisce cibo a chi vive in condizione di povertà, e con la StichtingLoods, che gestisce un centro diurno per l’inclusione sociale di persone senza fissa dimora, ex carcerati o ex tossicodipendenti. Questa rete ci permette di entrare in contatto con le persone più vulnerabili e di contribuire al loro reinserimento sociale.
Altre associazioni di supporto includono la Vincentius, che raccoglie abiti usati per chi ne ha bisogno, e la Straat Pastoral, un’organizzazione di volontariato attiva dal 1996, che ci permette di raggiungere e assistere chi vive in strada, offrendo sostegno psicologico e materiale.
Infine, Voedseltuin, attraverso un giardino sociale, organizza attività di produzione alimentare coinvolgendo persone in difficoltà che, in questo modo, possono sentirsi parte di un progetto comune, ricevendo un’importante opportunità di riscatto.
Il nostro lavoro rappresenta per noi un modo concreto di difendere i diritti umani. Ci occupiamo di adulti che spesso, a causa di eventi traumatici o situazioni difficili, si trovano senza un sostegno sociale e familiare, in condizioni di isolamento o esclusione. Crediamo fermamente che ciascuno abbia il diritto di vivere in dignità, con l’accesso a cibo, sostegno psicologico e opportunità di riscatto. Le nostre attività – che spaziano dalla distribuzione alimentare alla cura delle aree verdi, al sostegno all’inclusione sociale attraverso il lavoro ergoterapico – mirano a restituire un senso di appartenenza e a far sì che ogni persona possa sentirsi nuovamente parte della comunità.
Il nostro contributo non si limita all’assistenza pratica: il semplice “esserci” per queste persone diventa per loro una presenza rassicurante e un primo passo verso la ricostruzione della fiducia in sé e negli altri.
Prima di partire per i Paesi Bassi, abbiamo seguito una formazione approfondita in Italia. Abbiamo studiato le tecniche di supporto di base, la gestione delle dinamiche di gruppo e le specificità dei diritti umani. Questa formazione ci ha fornito gli strumenti per comprendere meglio le situazioni che ci saremmo trovati ad affrontare e ci ha preparato a operare in un contesto multiculturale e complesso.
Essere Caschi Bianchi nei Paesi Bassi è per noi un’esperienza unica di crescita personale e professionale. Sentiamo di contribuire in modo attivo alla difesa dei diritti umani, aiutando persone che, per vari motivi, vivono ai margini della società. È un percorso che ci arricchisce e ci insegna ogni giorno qualcosa di nuovo su noi stessi e sugli altri.
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