Scritto da Nicola Angelico, volontario in Servizio Civile a Boxtel nel progetto “CASCHI BIANCHI CORPO CIVILE DI PACE – LA NOSTRA EUROPA 2024”
Nei Paesi Bassi c’è un giardino sociale che racconta storie di resistenza e trasformazione. Non è solo un luogo dove si coltivano piante, ma anche un terreno fertile per seminare nuove opportunità di vita per chi, a causa di errori o difficoltà, si è trovato ai margini della società.
Durante il mio servizio qui come Casco Bianco, ho avuto l’opportunità di collaborare con questo progetto di reintegrazione sociale, il Voedseltuin Boxtel, rivolto principalmente a ex detenuti e persone senza fissa dimora. Il giardino rappresenta per loro un’occasione di rinascita: uno spazio dove ritrovare dignità, imparare competenze utili e, soprattutto, riscoprire un senso di appartenenza.
Uno degli episodi che porto nel cuore è quello di K. L, un uomo di mezza età che, dopo aver scontato la sua pena, si è unito al progetto. All’inizio, il suo atteggiamento era schivo, quasi ostile. Durante i primi giorni, evitava di parlare con gli altri partecipanti e lavorava in silenzio. Tuttavia, con il tempo, il semplice atto di piantare un albero o curare le aiuole ha iniziato a sciogliere le sue barriere. Ricordo ancora quando, un giorno, ha raccolto con orgoglio una piccola cassetta di melanzane che aveva coltivato. “Non avrei mai pensato di essere capace di qualcosa del genere”, mi ha detto con un sorriso che parlava di speranza ritrovata.