Quanto ho dato? Quanto ho ricevuto?

servizio civile italia Testimonianze

Scritto da Sara Colangelo, volontaria in Servizio Civile a Chieri (TO) nel progetto “Mi fido di te 2024”

Inizio questo racconto presentandomi: sono Sara, ho 28 anni e sto svolgendo il servizio civile tramite il progetto “MI FIDO DI TE 2024” presso una casa famiglia a Chieri, in provincia di Torino. La casa famiglia in questione è quella di Caterina e Bruno, composta da otto persone di cui due sono i loro figli e quattro le persone accolte.

Ho scelto di fare Servizio Civile perché dopo una brutta esperienza lavorativa volevo lanciarmi in un progetto totalmente nuovo ed ho trovato l’idea del servizio come l’opzione migliore per me in quel momento. Poi, dopo aver conosciuto la loro famiglia, mi sono totalmente convinta che fosse la cosa giusta.

Molte ore del mio servizio sono assieme a Gabriel e Sofia. Gabriel è un ragazzo di 29 anni, vive assieme a Caterina e Bruno da 16 anni. Lui è autistico e con un ritardo cognitivo, è una persona allegra, socievole ed è molto bello passare il tempo in sua compagnia. A lui piace essere coinvolto in diverse attività, come andare a fare le commissioni e fare lunghe passeggiate. Sofia è una ragazza di 14 anni che vive in famiglia da quando era neonata. Sofia ha una personalità molto vivace, adora la musica e le passeggiate.
Lei ha un forte ritardo cognitivo, è in carrozzina, è sorda, ma sente tramite un impianto cocleare. Spesso, quando siamo assieme, ascoltiamo le canzoni, soprattutto quelle dello zecchino d’oro e andiamo a passeggiare.

Il mio progetto mi permette di prendermi cura e dedicare del tempo alle persone, questo per me è difesa della patria. Quando ho intrapreso questa esperienza, a maggio, avevo un po’ di insicurezze: avevo il timore di non essere in grado, soprattutto di prendermi cura di Sofia. Invece sono contenta di vedere i miei progressi di questi mesi. Ora riesco ad essere più autonoma nei vari compiti e nella gestione delle cose. In questi mesi si sono create delle relazioni che spero possano continuare anche oltre il progetto del servizio civile.

Ciò di cui non ho mai dubitato è di riuscire ad integrarmi in questa famiglia. Perché fin dal primo momento mi hanno fatta sentire come una di loro e mi sono sentita subito accolta.

In questa prima parte del servizio abbiamo svolto diverse ore di formazione, sia generale che specifica. Ho trovato questi incontri davvero arricchenti e fondamentali per poter affrontare il servizio con l’ottica giusta. Mi ricordo che ad una delle prime formazioni ci è stato detto che il servizio è, al contempo, dare e ricevere.
Ora, a distanza di mesi, mi rendo conto di quanto sia stata vera questa affermazione. A volte mi sembra, addirittura, di aver ricevuto di più rispetto a quanto sono riuscita a dare.