Spingersi un po’ più in là
servizio civile italiaScritto da Irene Piccinini, volontaria in Servizio Civile a Collecorvino (PE) nel progetto “2020 Radici e ali”
Il 25 maggio 2021 ho iniziato un nuovo viaggio, quello del servizio civile universale. Da mesi sto condividendo parte delle mie giornate insieme ai componenti della casa famiglia “Mia gioia” gestita da Cristiano e Simona che mi hanno accolto fin dal primo giorno con un sorriso e, ormai, un immancabile caffè.
La vita quotidiana è caotica: chi rientra da scuola, chi esce per fare una commissione, chi per una passeggiata, chi per fare sport, chi corre tra i tavoli, chi disegna e chi cucina. Poi però se ti giri verso Cristian, per un momento il tempo si ferma. Cristian è un bambino tetraspastico, la prima cosa che si nota appena lo conosci ma l’ultima che ti ricordi quando inizi a crearci una relazione. È un bambino sorridente e ha il potere di far tornare il sorriso a chi gli sta intorno. Uno dei momenti più emozionanti che ho vissuto nei mesi del servizio civile è stato proprio insieme a Cristian. Durante l’estate ho avuto il piacere di trascorrere una settimana in vacanza insieme alla famiglia e in questi giorni mi sono fatta un bagno in piscina insieme a Cri, cosa che non avrei mai immaginato potesse succedere. E invece l’ho preso e ci siamo tuffati. Cri mi ha voluto dire che all’inizio l’acqua era un po’ fredda poi però ci siamo ambientati e quel tremolio iniziale ha lasciato spazio a una bella dose di relax e un super sorriso. Quel sorriso è stata la miglior ricompensa che potessi avere. Lui non lo sa, o forse sì, tutto il bene che mi ha detto, anche senza parlare. Quel bagno in piscina che non avrei mai immaginato mi ha lanciato una grande provocazione: “Tutto quello che riteniamo un limite, lo è davvero? Oppure magari è solo un limite che ci siamo dati noi?”. È da questa domanda che vorrei essere sempre accompagnata per spingermi un po’ più in là di dove avevo pensato, di dove avevo immaginato. Grazie Cri, “pacioccone” mio.