Vivere lo scambio tra stazionamento e slancio

servizio civile estero

Scritto da Martina Frau, volontaria in Servizio Civile a Valdivia nel progetto “Caschi Bianchi Corpo Civile di Pace 2020 – Cile”

Mi trovo A Valdivia, in Cile, la cosiddetta “Perla del Sur”, dove le mie giornate sono lunghe e piene, ma il tempo scorre inesorabilmente e i mesi volano.

Vivo in una casa con una famiglia numerosa dove, ogni giorno, per un motivo o per un altro, si susseguono numerose dinamiche da affrontare; ad esse, si affianca la questione dell’accoglienza dei migranti, per me altrettanto importante. Le ore trascorse insieme alle persone accolte sono imprevedibili: a volte intense e tese, a volte molto serene, altre volte ancora tediose. Il condividere porta a conoscere le persone nella loro interezza: con il tempo si captano luci e ombre, le quali spesso portano a lunghe riflessioni che partono dall’altro per arrivare a noi. Pazienza, apertura, accoglienza, ascolto, sono le parole che ripeto a me stessa nei momenti più difficili, quando lo stare con l’altro mi mostra parti di me più fragili.

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