Scritto da Sara Obertino, volontaria del progetto di Servizio Civile Italia “2019 Crescere insieme” presso la casafamiglia “Madre della Speranza” di Cuneo
Il progetto di servizio civile a cui partecipo si chiama “CRESCERE INSIEME” e prevede l’inserimento di un volontario in alcune case famiglia del territorio cuneese. Nello specifico, io presto servizio nella casa famiglia “Madre della Speranza” in cui ci sono sette accolti di età compresa tra i 13 e i 25 anni e ognuno di loro con le sue peculiarità mi ha donato nuovi stimoli per crescere insieme con loro. Poco dopo l’inizio del servizio civile, proprio quando ci si iniziava a conoscere, il sopraggiungere dell’emergenza sanitaria ha interrotto la possibilità di frequentazione diretta, sostituita in parte con una modalità on-line, non sempre facile.
Trascorso questo periodo, in estate è stato possibile riprendere il servizio in presenza e l’assenza della scuola, nonostante la presenza dei compiti, ha dato spazio a qualche uscita e attività all’aperto. Sempre nel rispetto dei protocolli Covid-19, a cui tutti oramai siamo abituati, si è potuto fare passeggiate a piedi o in bicicletta, giochi d’acqua e perfino andare in piscina.
Proprio di quest’ultima attività vorrei raccontare per esemplificare la mia esperienza di servizio civile. Dopo una riunione familiare in cui ognuno ha espresso le sue preferenze sulla scelta tra mare e piscina, i genitori della casa famiglia hanno proposto anche a me di partecipare all’uscita. La scelta è ricaduta sulla Piscina delle Cupole di Cavallermaggiore, un parco acquatico in cui si trovano diverse piscine con annesse varie tipologie di scivoli.
Dopo un po’ di attesa nella ricerca della giornata libera da impegni e con previsioni meteo perfette, finalmente il giorno è arrivato. La partenza è avvenuta la mattina per arrivare puntuali all’apertura della piscina e poter prendere posto evitando assembramenti. Con grande allegria, sulle note delle canzoni hit dell’estate ascoltate alla radio, siamo così giunti alla meta e poco dopo eravamo già tutti pronti per il primo tuffo. Personalmente era da tempo che non andavo in un parco acquatico ma i ragazzi erano tutti talmente entusiasti che è stato facile farsi contagiare dall’allegria e seguirli su tutti gli scivoli. Infatti senza che ce ne rendessimo conto, la mattinata è passata velocemente e ognuno aveva oramai trovato la sua attrazione preferita. Mi ha colpito molto osservare come ognuno si esprimesse e mostrasse aspetti di sé che non conoscevo ancora. Nonostante il divertimento ad una certa ora abbiamo convenuto tutti per la pausa pranzo e un po’ d’ombra. Per passare il tempo della digestione abbiamo giocato a carte, una delle attività che più in casa famiglia coinvolge e diverte tutti e che a volte causa perfino dei malumori passeggeri. Arrivata l’ora di tornare in acqua, ci siamo subito rituffati oramai tutti o quasi senza più i timori iniziali. Tra la piscina delle onde, gli scivoli con i gommoni e quelli più ripidi e veloci è arrivato il momento del rientro e con molta collaborazione ci siamo preparati per tornare a casa.
Nel viaggio di ritorno è stato molto bello sentire il racconto degli aneddoti di ognuno e poi vedere come questi ricordi siano rimasti impressi nei giorni e perfino nelle settimane successive, tant’è che questa attività è stata di nuovo ripetuta con egual successo.