Scritto da Desiree Rosini, volontaria nel progetto di Servizio Civile “2019 Giochi con me”, presso il “Pronto Soccorso Angeli Custodi” di Ferrara che accoglie minori in condizioni di disagio.

Sono venuta a conoscenza del Servizio Civile un po’ per caso.

Era settembre ed ormai era passato un anno dal mio diploma; in quell’anno avevo provato ad entrare in due diverse università, ma ad entrambe non ero riuscita e, a dir la verità, ero molto confusa su cosa avrei voluto fare.

Avevo bisogno di una pausa per pensare bene e fu proprio in quel momento che mia mamma mi parlò del Servizio Civile. Ne avevo sentito parlare, conoscevo persone che lo avevano fatto, ma non me ne ero mai interessata veramente.

Dopo aver parlato con Grazia, responsabile del “Pronto soccorso minori Angeli Custodi” di Cento, mi sono subito resa conto che quella realtà, che già conoscevo da anni, poteva fare al caso mio. Dopo qualche giorno infatti mi sono candidata; a settembre ho fatto un colloquio di selezione, a dicembre ho saputo di essere stata presa e a febbraio ho iniziato.

ServizioCivile_minori_mareÈ passato quasi un anno dall’inizio e la mia esperienza sta per concludersi. È stato un anno senza dubbio difficile, la pandemia globale non ha di certo aiutato e ci ha messo a dura prova, ma posso dire che nonostante tutto è stato un anno meraviglioso.

Consiglio a tutti i ragazzi di fare il servizio civile perché è un’esperienza che porta ad una maggiore consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda e ad una maggiore sensibilità; è un’esperienza che aumenta le tue capacità, che ti mette in contatto con persone differenti da te e che proprio per questo hanno molto da insegnarti!

Ringrazierò sempre per la possibilità che mi è stata data, grazie alla quale sono cresciuta tanto, un’esperienza che porterò sempre nel cuore. Un ringraziamento va anche ai miei compagni di avventura con i quali ho condiviso esperienze ed emozioni, e con alcuni di essi è nato anche un bel rapporto di amicizia. Grazie ai nostri responsabili che ci hanno accompagnato in questa esperienza e, infine, un grazie speciale a Grazia, la mia Olp, e ai bambini della casa famiglia che mi hanno fatta sentire come a casa e che mi hanno riempito di affetto in ogni momento.