Scritto da Manuela Tornatora, volontario in Servizio Civile a Pacentro (AQ) nel progetto “2021 LIBERAmente”
Il Servizio Civile è per me tempo prezioso di cambiamento e di scoperta, è un vero e proprio investimento in termini di buona volontà, positività ed energia, che ho capito essere i mezzi più idonei per affrontare un’esperienza che assorbe con obiettivi ben definiti.
Da quando ho iniziato ad oggi posso dire di aver sicuramente compreso l’importanza della collaborazione e della solidarietà, è insieme che si cresce, si migliora e si costruisce, non da soli.
L’unione fa la forza, e ho percepito questo dal primo giorno che i miei sorrisi hanno incontrato occhi speciali, occhi che hanno pianto, che hanno sofferto, occhi pieni di ferite, ma anche tanti occhi color arcobaleno, pieni di gioia e di sole.
Non è semplice trascrivere nero su bianco le emozioni che si provano quotidianamente, ma garantisco che anche di fronte ad una tazzina di caffè si può esser felici se in compagnia.
Seppur per un solo anno, il Servizio Civile è per me un viaggio all’interno delle relazioni, di quelle che riescono a scaldare il cuore e a motivare le giornate, è dedicare il proprio tempo a persone che molte volte avrebbero bisogno anche solo di una carezza o di un abbraccio.
I giorni vissuti fino ad oggi sono per me il tassello del puzzle più bello della mia vita, un mattoncino leggermente diverso da quelli che ho aggiunto finora alla mia casa, diverso e imprevisto ma che costituisce un valore aggiunto nella mia vita.
Ho capito che qualsiasi somma di denaro non può esser paragonata al meraviglioso guadagno che ricevo con uno sguardo, con una stretta di mano, con un sorriso.
Ho capito fin dall’inizio che scegliere di intraprendere questo percorso avrebbe avuto come destinazione il cuore.
Ho capito che è bello disegnare una finestra tra le stelle da condividere, affinché tutti, anche i più deboli e i più fragili, possano imparare a sognare.
Ho capito che nella valigia che porto ogni giorno con me le emozioni stanno strette perché sono troppe, per cui porterò anche un bagaglio a mano per non perdere nemmeno un istante di questa esperienza meravigliosa, occasione di crescita, occasione di luce.
Dei mesi vissuti mi porto dentro ogni singolo momento, le canzoni cantate insieme, i balli che ci hanno divertiti, pile di piatti e bicchieri da lavare, fornelli occupati contemporaneamente da diverse pentole e padelle, i sorrisi spontanei, gli occhi emozionati, le lunghe passeggiate, le parole, i silenzi, i gesti, le tazzine di caffè e tutte le piccole cose, quelle che contano di più.
Essere un raggio di luce nella vita buia di alcune persone è per me motivo di orgoglio, perché significa in fondo che ho donato non solo parte del mio tempo, ma anche e soprattutto parte del mio cuore a chi ne ha bisogno, a chi ha fame di affetto e sete di ascolto.
Ho vestito i panni di chi urla in silenzio, di chi piange ridendo, perché è bello cancellare le cicatrici, alleviare il peso dei ricordi, somministrare speranza e cieli sereni ogni giorno.