Essere italiani: due storie, due significati

servizio civile estero Testimonianze

Scritto da Maia Correrella, volontaria in Servizio Civile a Ginevra nel progetto “Caschi Bianchi Corpo Civile di Pace 2021 – ZAMBIA e GINEVRA”

Michele e Ammina hanno 27 anni.

Michele è argentino, nato e cresciuto da genitori argentini in Argentina, dove ha studiato fino alla laurea triennale. Alcuni anni fa sua mamma ha, come era suo pieno diritto fare, richiesto ed ottenuto che le fosse riconosciuta la cittadinanza italiana: il suo (bis?)-bisnonno italiano è emigrato nel 1850 in Argentina, e secondo la legge italiana, la cittadinanza può essere tramandata fino alla quarta generazione di italiani all’estero. Così, anche Michele, essendo minorenne al tempo, è potuto diventare cittadino italiano. Da quel momento, è cresciuto in lui il desiderio di esplorare le sue radici.

Ammina è cresciuta in Italia, vive qui da quando ha 5 anni con i genitori senegalesi e una sorellina solo pochi anni più piccola di lei. Tra Ammina e la sua cittadinanza italiana si staglia un muro di burocrazia e discriminazione strutturale che le sembra sempre più alto.

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