Lo spazio di un giorno: cronaca di una giornata al centro diurno
servizio civile italia TestimonianzeScritto da Anna Bragatel, Silvia Brizio e Gabriele Conte, volontari in Servizio Civile a Fossano (CN) nel progetto “2021 COMPAGNI DI VIAGGIO”
Il nostro percorso di servizio civile è iniziato il 24 maggio del 2022 presso il Centro Diurno Santa Chiara con il progetto “Compagni di viaggio”. Per me, Silvia, e Anna questa opportunità è arrivata come proposta dalla nostra tutor di tirocinio, al termine del percorso universitario in Educazione Professionale, per creare un legame di continuità nel nostro impegno all’interno della cooperativa.
Per Gabriele, invece, questa si è presentata come opportunità di esperienza di vita dopo un periodo di stallo al termine della scuola superiore. Spinto dalla curiosità di conoscere questa realtà a lui estranea, coglie l’occasione di sperimentarsi in un nuovo contesto, lontano dalla sua zona di confort.
Durante il primo periodo di formazioni per il servizio civile, abbiamo avuto l’occasione di conoscere le storie degli altri ragazzi che, come noi, avevano deciso di intraprendere questa strada. Da quel momento ha avuto inizio il nostro viaggio.
Il Centro Diurno S. Chiara è parte della società cooperativa “Il Ramo”, e si trova nella periferia della città di Fossano, il che lo rende un punto facile ed accessibile per noi. Fin da subito veniamo coinvolti nell’organizzazione del Centro. Per me e Anna l’inserimento non è stato necessario in quanto già conosciute dagli utenti, mentre per Gabriele, la conoscenza avviene gradualmente, soprattutto grazie ai momenti vissuti negli spazi comuni, prima e dopo i pasti. Durante la giornata i ragazzi vengono suddivisi per i laboratori e noi veniamo affidati agli operatori di riferimento delle varie stanze. Viste le necessità del Centro, io e Anna svolgiamo il servizio al mattino, dalle 9:00 alle 14:00, mentre Gabriele, dalle 12:00 fino alle 17:00.
La giornata tipo nel Centro Diurno inizia alle ore 9:00, momento dell’accoglienza e del pre-triage degli utenti, in seguito vi è un piccolo momento di preghiera, al termine della quale ci si divide nei vari laboratori (Informatica, Espressione Artistica, Creatività, Manualità, Falegnameria e Stanza Multisensoriale) per lo svolgimento delle attività del mattino, durante le quali, a noi volontari, spetta il compito di aiutare i ragazzi. Alle 12:00 tutti gli utenti si ritrovano nel salone in attesa di poter mangiare il pranzo. Questo momento è dedicato alla condivisione e al dialogo con i ragazzi, è un’occasione per farsi raccontare cosa è stato svolto durante la mattina. Dalle 12:30 alle 13:15 vi è il momento del pasto, in cui affianchiamo i ragazzi che necessitano di un supporto per poter mangiare e aiutiamo gli operatori nella distribuzione del cibo. Finito il pranzo, sparecchiamo insieme ad alcuni utenti e puliamo il refettorio e la cucina. Alle 14:00 ci si divide nuovamente nei laboratori per le attività pomeridiane, per poi concludere alle 16:00, aspettando i volontari dei trasporti. Quando anche l’ultimo ragazzo parte per andare a casa, noi riponiamo i materiali utilizzati negli appositi armadi per poi tornare a casa.
Durante questi primi sei mesi di Servizio, ci sono state affidate molte responsabilità, ad esempio a Gabriele è stata offerta la possibilità di accompagnare un gruppo di ragazzi al mare per 3 giorni; a me e ad Anna è stato affidato il trasporto dei ragazzi il lunedì, inoltre a tutti e tre è stato proposto di seguire dei gruppi di ragazzi in autonomia all’interno dei laboratori, proponendo loro nuove attività.
Fino ad ora il nostro percorso è stato molto positivo, nonostante non manchi la fatica e le piccole problematiche, facilmente risolvibili grazie alla comunicazione con la nostra referente. Oltre ad essere una bellissima esperienza di vita, a me e ad Anna ha portato anche uno sviluppo ulteriore delle conoscenze e delle capacità acquisite durante il loro percorso di studi. Gabriele dice: “Questa esperienza mi sta davvero cambiando in positivo, regalandomi tantissimi bei ricordi, che mi fanno capire che questo ambiente è quello in cui voglio stare. Mi ha fatto crescere molto a livello umano e mi ha fatto scoprire la realtà dell’ambiente comunitario, mondo a me totalmente estraneo. Mi ha fatto tornare la voglia di mettermi a studiare per poter avere un futuro lavorativo in questa realtà così speciale”. Consigliamo questa esperienza a chi ha voglia di cambiare e riscoprirsi, a chi non sa cosa fare del proprio futuro, con la speranza di avere nuove prospettive, in un mondo che sempre più ha bisogno di aiuto!