“Fragilità e Povertà nascoste: Partecipazione, sostegno e inclusione in Europa”, così è stato chiamato il programma che fa da contenitore al progetto “CASCHI BIANCHI 2021 – LA NOSTRA EUROPA”. Il titolo è certamente emblematico, nessuno infatti si aspetterebbe di trovare dei poveri anche in quei paesi del nord Europa, che da sempre sono considerati dei modelli di sviluppo e volano economico per tutto il continente. Invece sono proprio questi posti che nessuno immagina a covare una povertà nascosta, impensabile, che bisogna andare a cercare oltrepassando i limiti dei pregiudizi e dei luoghi comuni.

Cecilia e Safia sono i caschi bianchi con la Comunità Papa Giovanni XXIII a Boxtel, una cittadina a sud dei Paesi Bassi, dove ogni giorno incontrano diversi tipi di povertà, dai senza tetto ai tossicodipendenti fino alle famiglie in difficoltà. Qui la Comunità partecipa, in rete con altre associazioni locali, a progetti di recupero e reintegro sociale, cercando di donare nuova dignità a persone che vivono ai margini della società e che nessuno immagina possano esistere nell’Europa benestante. L’intervento promosso cerca di accompagnare le persone a cui è diretto nell’intero spettro dei loro bisogni, dal pasto caldo, all’introduzione al mondo del lavoro attraverso una ciclo-officina, dalla cura del verde pubblico, fino a un orto sociale che provvede alle necessità del banco alimentare per le persone meno abbienti.

Ognuno ha un suo compito, ognuno all’improvviso ha uno sguardo su di sé che gli dice “sei importante, vali!”, ognuno esce da quella coltre di indifferenza da cui è coperto. Cecilia e Safia ci accompagnano alla scoperta del loro servizio, dei progetti in cui operano e ci accolgono con un sorriso nella loro esperienza, con la speranza che molti altri sguardi come il loro abbiano la gioia di rivolgersi a chi vive da povero in un paese ricco.