Scritto da Alice Cavallotto, volontaria in Servizio Civile a Fossano (CN) nel progetto “2021 IL GIOCO DEL MONDO”
Negli ultimi giorni ho ragionato molto sul mio percorso come servizio civile. Soprattutto perché ho notato che non mi soffermo abbastanza sulle motivazioni che mi hanno portata a scegliere questo progetto, lo faccio e basta, perché mi piace, mi dona molto e torno a casa con il sorriso sulla faccia.
Ma, in seguito alla richiesta di fermarmi provando a ripensare la mia esperienza e magari gettare due righe su quello che vivo, mi sono impegnata a guardarmi dentro e a pormi delle domande.
Soprattutto mi sono chiesta: “Dai primi mesi, è cambiato il mio modo di approcciarmi al servizio civile dalla? Se sì come?”, oppure “Rifarei la mia scelta? La proporrei ad altre persone?”.
La risposta alle domande, in tutti e due i casi, è un grande sì.
Mentre nei primi mesi consideravo il servizio come a una cosa a me estranea e da scoprire, ora avverto che per me, la casa famiglia in cui do una mano, (mi scuso per la ripetizione) è davvero come una famiglia. Appena entro dentro casa tutti i pomeriggi sono invasa dall’accoglienza.
Tutti mi salutano, e non ho la pesantezza di affrontare la giornata come normalmente potrebbe accadere per qualsiasi altro impegno con responsabilità.
Perché lì sono un aiuto, ma anche una figura amica. Faccio le cose con piacere perché so di essere utile e, in qualche modo, le cose che faccio aiuteranno anche me. Già solo sbucciare una carota in cucina può distrarmi dal sostare sui pensieri brutti che spesso mi attraversano. Vedere gli abitanti della casa uniti da uno spirito di fratellanza mi rende fiduciosa verso le persone e, allo stesso tempo, fa cambiare il mio approccio nelle relazioni con gli altri, anche al di fuori del servizio. Insomma dall’inizio, sono cambiata sia io, sia il mio modo di vedere il servizio civile.
Consiglio a tutti i ragazzi miei coetanei di intraprendere questo bellissimo percorso, in quanto ci sono tantissimi progetti diversi, che possono soddisfare le loro richieste. Si sentiranno cittadini del mondo, poiché scopriranno realtà molto diverse da quelle che normalmente si vivono, e potranno essere cittadini attivi, perché con un semplice aiuto faranno un passo in più per migliorare la società che li circonda. Non per forza cambieranno il mondo, però cambieranno magari se stessi e un pochino la loro realtà.