Cile: tra natura e imprese

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Scritto da Mariya Magdalena Predyova, volontaria in Servizio Civile a Valdivia nel progetto “CASCHI BIANCHI CORPO CIVILE DI PACE 2021 – CILE”

La situazione del popolo Mapuche (“popolo della terra”) in Cile è molto complessa e delicata. Come popolo originario, i Mapuche hanno diritto al riconoscimento e al rispetto della loro identità culturale, della loro lingua, delle loro tradizioni e della loro storia. Tuttavia, quest’ultima è stata segnata da sempre da conflitti con lo Stato cileno e dalle politiche di assimilazione a cui questo popolo è stato sottoposto.

Da secoli i Mapuche, l’unico popolo originario in Cile ad essere riuscito a resistere all’invasione da parte dei colonizzatori spagnoli, sono in lotta per il recupero e la rivendicazione del territorio che gli spetta di diritto. Il conflitto principale riguarda, in particolare, il controllo e la gestione del wallmapu (“tutto il territorio Mapuche”), ricco di risorse naturali. Le società di estrazione di tali risorse e le multinazionali hanno spesso ignorato i diritti dei Mapuche sulle loro terre, portando ad una serie di scontri e proteste. Allo stesso tempo, le politiche di sviluppo economico, di modernizzazione e omogeneizzazione ad uno standard europeo e occidentale dello Stato cileno hanno trascurato le esigenze e le richieste del popolo Mapuche, portando ad una serie di disuguaglianze sociali ed economiche.

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