Scritto da Gabriele Manucci, volontario in Servizio Civile a Campli (TE) nel progetto “2022 Fuori dal guscio”
Sembra passato tantissimo tempo, però siamo solo a metà. L’inizio è stato veramente difficile, era la prima volta in questo ambito ma soprattutto non li conoscevo. All’inizio ho avuto paura che non fossi quello giusto per ricoprire questo incarico oppure che avessi troppa responsabilità, però quei pensieri bui alla fine si sono rivelati sbagliati.
La casa famiglia in sé, ma soprattutto i ragazzi, sono diventati la mia seconda famiglia. Con tutti i componenti della famiglia si è creata una sinergia che non pensavo si potesse creare. All’inizio del percorso ci sono stati molti bassi, perché non conoscendo questo campo ma soprattutto non conoscendo loro non sapevo come dovessi agire. Con il tempo li ho potuti conoscere da vicino e ho potuto costatare che non sono diversi da me, sono uguali a me però svolgono le attività e ragionano in un modo diverso. Quelli che vedete nel video sono Marco e Silvio, due componenti della casa famiglia a Campli. Marco è un ragazzo solare, una persona che con la sua spontaneità ti riesce a strappare un sorriso con facilità. Silvio, invece, è una persona solitaria, rispetto a Marco preferisce non stare al centro delle attenzioni e nella confusione.
Con questi ragazzi passo la maggior parte del tempo quando vado a svolgere servizio nella loro casa. Stando a contatto con loro, la mia visione del mondo ma anche il modo di ragionare sono cambiati tantissimo. Ogni giorno mi insegnano delle cose nuove, sono molto grato a loro. Avevo paura di quest’avventura a cui stavo andando incontro, però se posso consigliarvi una cosa, sarà una delle poche cose che vi farà capire il vero senso della vita.