Scritto da Federica Rocini, volontaria in Servizio Civile a Pescara nel progetto “2022 Fuori dal guscio”
Scegliere di diventare volontari in Servizio Civile significa, nella sua definizione più semplice, dedicare un intero anno alla comunità: questo rende senz’altro l’idea dei begli intenti che animano chi decide di candidarsi a vivere una simile esperienza, ma limita, forse, tutto quanto ad un semplice “dare”, fine a se stesso. In realtà, vivendolo giorno per giorno, si scopre che il Servizio Civile è un vero e proprio investimento in termini di buona volontà, positività ed energia, che ho capito essere i mezzi più idonei per affrontare in modo sano e proficuo un’esperienza che ti assorbe con una simile frequenza e con obiettivi ben definiti. Serve innanzitutto tanta buona volontà, che spinga a migliorarsi e ad imparare cose nuove; poi la positività, necessaria per rapportarsi a nuove realtà e gruppi di persone in modo sereno e costruttivo; inoltre, l’energia, per costruire e concretizzare. Ma tutto quello che viene impiegato, ritorna indietro in quantità doppia o tripla, per via dell’appagamento che ti riserva questo tipo di avventura; e proprio in questa abbondanza di buone qualità risiede la caratteristica che più mi ha colpito del Servizio Civile.