Scritto da Lisa Lorenzon, Casco Bianco in Servizio Civile a La Paz nel progetto “CASCHI BIANCHI CORPO CIVILE DI PACE – BOLIVIA 2024”
Dopo quasi due mesi dalla partenza, le emozioni, i pensieri, i vissuti sono talmente vasti e intensi che tornare con la mente all’inizio di questo viaggio fa percepire quanta vita sia passata in poco tempo.
Dalle difficoltà iniziali, dovute principalmente dal non avere una casa fissa, dal sentirsi sballottati qua e là, ma anche dal normale assestamento in un Paese che non è il proprio, con tutto ciò che questo comporta. La conoscenza dei luoghi, dei servizi, delle persone, mille novità che nei primi giorni si susseguivano continue, senza lasciare il tempo di capire dove eravamo, cosa stava succedendo.
Quando penso al mio primo sguardo, non posso non pensare alla città in cui stiamo vivendo tutto questo, che ancora oggi non smette di stupirmi, di incuriosirmi e pormi domande: La Paz. Questa città che fin dall’inizio ti disorienta e confonde, questa città folle, enorme, caotica, piena di colori, di odori, e, soprattutto, di contraddizioni. Già il primo sguardo ti permette di capire come questo luogo e i suoi abitanti siano come la sua altura super elevata e il suo clima.