Scritto da Lucia Pandolfo, Casco Bianco in Servizio Civile a Nairobi nel progetto “CASCHI BIANCHI CORPO CIVILE DI PACE – AFRICA 2024”
Quando nella lingua coloniale mi chiedono “what is your first impression of Kenya?” rispondo che, beh, a parte la spazzatura dispersa ovunque in periferia… mi sta piacendo molto! Ma non so come dire che mi sembra indietro cent’anni, e che ha in sé la forza di un ippopotamo infuriato impossibile da trattenere.
Sto sbirciando la vita della capitale da otto settimane, e l’aspetto più ingombrante in questo scorcio è l’atteggiamento contrastante della popolazione giovanissima con cui convivo.
Qui a Zimmerman, in periferia a Nairobi, tutte le risorse, umane e non, mi sembrano un po’ piazzate lì sotto cielo, come un grosso animale a pelo d’acqua; risorse quasi dimenticate e incastrate in qualche sentenza sociale non detta.
La plastica non viene quasi mai raccolta dalla terra polverosa, o solo da poche associazioni.
I ragazzi vengono tirati su dai pericoli della strada, ma puniti nelle scuole a suon di kiboko, il bastone. Dall’altra parte, sotto tanta cenere brucia un fuoco forte e inestinguibile.