Il mio servizio attraverso la cura dell’ambiente

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Scritto da Elisa Gregnanini, volontaria in Servizio Civile Regionale a Mirandola (MO) nel progetto “Un’altra occasione regionale 2024”

Ciao a tutti, io sono Elisa e ho 21 anni. Ho vissuto in Spagna, a Toledo, per 5 anni e mi sono diplomata nella pasticceria e nella panetteria. Ora sono in Italia da 2 anni e vivo a Ferrara.

Mi piace molto la musica e ascolto un po’ di tutto, tranne rap, rock e trap. I miei cantanti preferiti sono Noemi e i Pinguini Tattici Nucleari. Ho scoperto di avere una passione per l’orto e le piante e adoro stare fuori all’aria aperta, mi piace stare a contatto con gli animali. Un’altra passione che ho sono i tramonti, le nuvole, le stelle e gli aerei che passano in cielo. Amo le piccole cose.

Ho scelto di fare servizio civile perché volevo iniziare ad avere più autonomia e avere un piccolo impegno da portare avanti, anche con un riconoscimento economico. Mi sta aiutando molto e aggiungo anche che è una bellissima esperienza. Sono stati i miei genitori a propormi questa cosa e io non vedevo l’ora di iniziare, senza avere alcune aspettative.

Sto svolgendo il mio servizio presso la casa famiglia Don Giuseppe Tassi di Mirandola, in provincia di Modena, e le attività del mio progetto sono riferite soprattutto alla cura dell’ambiente insieme alle persone in difficoltà supportate dalla casa famiglia. L’obbiettivo è proprio supportare queste persone ad acquisire competenze e maggior autonomia anche attraverso varie attività ergoterapiche.

Una delle tante attività che svolgiamo qui sono la raccolta della lavanda per poi fare oli essenziali e profumati, sacchettini personalizzati, bomboniere e per seminarla nuovamente. In più, la casa famiglia è diventata anche fattoria didattica e qui vengono i bimbi della materna e delle elementari in gita a scoprire cosa facciamo e a piantare. Ci sono vari animali tra cui anatre, tartarughe e pecore, arrivate da qualche mese, che ci aiutano a tagliare l’erba e a tenere pulita la lavanda. Coltiviamo anche frutta e verdura a km0 per produrre marmellate e succhi naturali, senza fare uso di prodotti chimici. Piantiamo alberi e arbusti, aiutiamo il terreno a essere più fertile e ospitiamo vari animaletti.

Un momento che mi è rimasto impresso è stato quando dopo mezza mattinata di servizio, Paola, moglie di Matteo il nostro OLP, ha detto a me ed Elia, un ragazzo della mia età che fa servizio insieme a me: “venite in casa a riposare 10 minuti e fate una merendina.” Siamo entrati e sul tavolo c’era di tutto: succhi, acqua, biscotti, frutta e cioccolata. Alla faccia della merendina! Quello era un brunch!

Quanto ci vogliono bene! Si prendono cura di noi perché a loro importa che stiamo bene.

Sempre qualche mese dopo, Matteo ha preparato uova strapazzate con la mortadella (era finita la pancetta) per me ed Elia in modo che potessimo avere le energie per poter arrivare all’una.

Credo che il mio servizio possa essere difesa della patria perché tutela i diritti delle persone in difficoltà e tutela l’ambiente in vari modi: piantando più alberi, rendendo l’aria più pulita e coltivando frutta e ortaggi senza inquinare la terra, limitando l’uso di pesticidi e insetticidi e usando invece, terra di lombrico che ha più nutrienti e legno triturato. Una piccola realtà può fare poco ma se non fa uso di sostanze nocive, può rendere il nostro paese più verde e avere cibo più sano e di qualità migliore.

Dall’inizio del mio servizio è migliorata una cosa in particolare: sono di famiglia (da un po’ ormai) e ho un bellissimo rapporto con tutti. Si ride, si scherza, ci si vuole bene ma soprattutto SI STA BENE. C’è un’aria che fa bene al cuore e si è spensierati. Quanto amo questa famiglia? Forse troppo per descriverlo.