Scritto da Manuela Tornatora, volontaria in Servizio Civile a Pacentro (AQ) nel progetto “2021 LIBERAmente”
Il mio anno di servizio civile sta per volgere al termine e se per un attimo ripenso alla ragazza che l’anno scorso si apprestava a partire per quest’avventura un brivido mi sfiora il cuore.
Quella ragazza era abbastanza sprovveduta ma molto curiosa di vivere una nuova realtà e di inserirsi in un mondo completamente nuovo per lei. Era una ragazza diversa, più fragile e più insicura ma con tanta voglia di imparare e mettersi in gioco.
Tutte le parole, le frasi e i concetti che posso utilizzare non riusciranno mai a districare il groviglio di sensazioni che mi porto dietro e che ormai fanno parte di me.
Ho imparato a riscoprire i valori di solidarietà e cooperazione tramite questa meravigliosa esperienza, ho imparato ad apprezzare la semplicità delle giornate, giornate senza grandi pretese se non quella di strappare un sorriso sincero.
Ho deciso di dedicare un anno della mia vita a servizio della collettività e ogni giorno ho la possibilità di appendere una nuova polaroid sulle pareti del mio cuore.
La mia occasione di felicità è iniziata grazie all’accogliente abbraccio di Adele e Sergio, a loro devo la mia gratitudine più grande per avermi fatta sentire parte della loro casa dal primissimo giorno, per avermi fatta accomodare nei loro cuori dolci e gentili e per avermi invitata a sedere al loro lunghissimo tavolo che abbraccia con calore chiunque ci si sieda intorno.
Penso che in realtà questo viaggio bellissimo non finisca mai, dato che il nastro dei ricordi continuerà a scorrere dentro di me anche dopo che mi sarò fermata.
Che cosa lascio di me?
Il tatuaggio eterno della solidarietà in una realtà magnifica. Lascio parte del mio cuore, lascio tutta me stessa, lascio quello spirito di solidarietà che per un anno mi ha tenuto la mano stretta.
Cosa mi porto?
Una valigia pesantissima, colma di momenti, di attimi, di ricordi, di fotografie in cui è nitida la bellezza dei valori veri. Porto con me la consapevolezza di aver assaporato la concretezza della vita e la certezza che Gesù mi abbia scelta per guidare questo treno luminoso con destinazione cuore.
Custodirò nel mio animo ogni istante, avrò in tasca sempre la chiave della bontà e farò in modo che la mia valigia dei ricordi sia una promessa, una promessa d’amore che ho fatto a Dio quando Lui ha deciso di regalare a me questa occasione di immensa felicità.