Scritto da Alice Fumagalli, volontaria in Servizio Civile a Codogno (LO) nel progetto “2022 Tandem”
A metà della mia esperienza di servizio civile, vorrei raccontare delle mie giornate tipo, che sono variate nel corso di questi mesi, e che mi hanno fatto riscoprire vecchie cose, provarne di nuove e creare nuovi legami.
Parto col dire che io mi occupo principalmente di un ragazzino di quattordici anni, quindi quello che scriverò qui sarà stato fatto tutto con lui. All’inizio del servizio, che è iniziato durante il periodo scolastico, lo aiutavo coi compiti e durante il tempo libero giocavamo a carte o con i videogiochi. Era l’inizio e non ci conoscevamo bene, quindi si trattava solo di questo nei primi due mesetti. Poi è iniziata l’estate e con lei il Grest. Io l’ho accompagnato tutte le mattine e quel periodo mi ha fatto tornare in mente quando anche io andavo in oratorio per il Grest a quell’età. Gli stessi giochi, gli animatori che giocavano con i bambini, la voglia di vincere. E vederlo partecipare è stato molto bello, anche se ci ha messo un pochino ad interagire con gli altri, o non sempre lo faceva, e quindi stava con me a chiacchierare, cosa che comunque mi ha fatto molto piacere.
Quando non c’era il Grest, in estate dovevamo trovare molte cose da fare per non annoiarci. Per un periodo abbiamo fatto delle giornate di laboratorio in cucina, dove ci siamo messi a fare qualche ricetta, tra cui una crostata, muffin, popcorn e pizza. È stato molto divertente. Prima di quei giorni era da tanto che non facevo dolci, cosa che mi è sempre piaciuta fare, e dopo averli fatti con lui mi è tornata la voglia di farli anche a casa mia. Altra cosa che abbiamo fatto, è stata quella di giocare molto con giochi da tavolo e carte: forza quattro, uno, scala quaranta, battaglia navale, labirinto… e ho anche giocato a qualcosa che non conoscevo prima. Teniamo la mente attiva divertendoci.
Poi, è iniziata ancora la scuola e ora ci concentriamo più che altro sui compiti e lo studio, mentre nel tempo libero facciamo dei lavoretti o giochiamo a qualcosa, che siano videogiochi o giochi da tavolo, oppure lo aiuto a fare i suoi video su tiktok, perché da qualche mese ha aperto un account, dove usa la sua creatività per creare questi video.
Capita, a volte, che non sappiamo cosa fare e stiamo al tavolo, dove poi iniziamo a chiacchierare. Parliamo davvero di tutto, e anche tanto, scherziamo anche molto. Questi momenti mi piacciono molto perché vuol dire che lui si trova bene con me, e magari si fida anche e posso dire che lo sto anche guardando crescere, soprattutto con la scuola e la scelta delle superiori.
Per quanto riguarda me stessa, in questi mesi ho riscoperto vecchi hobby ed emozioni, che avevo perso prima del servizio civile, durante un periodo non particolarmente bello. Sto ritornando a fare dolci e mi è venuta voglia di provare nuove cose, sensazioni che non provavo da tempo. Ma ho anche riscoperto emozioni un po’ più negative, l’ansia di stare tra nuove persone, il sentirmi non adatta a questo compito, o pensare di star facendo qualcosa di sbagliato. Poi però inizio le ore in servizio, e tutto questo un po’ passa tra risate e chiacchiere.
La responsabilità è tanta, ma è un’esperienza che può aiutare nel futuro, non solo personalmente ma anche al di fuori, nella società, per aiutare gli altri.