Con i piedi sporchi e l’anima piena
Dopo un anno di Servizio Civile in Kenya, a Nairobi, Agostina ci racconta la ricchezza delle relazioni create e le nuove consapevolezze, “più piene, più dolorose, ma anche più vere”, che l’hanno cambiata.
Dopo un anno di Servizio Civile in Kenya, a Nairobi, Agostina ci racconta la ricchezza delle relazioni create e le nuove consapevolezze, “più piene, più dolorose, ma anche più vere”, che l’hanno cambiata.
“La relazione con chi vive in condizioni di fragilità va coltivata, con costanza e pazienza, ma prima ancora va cercata, spesso al di fuori della propria casa”. Rocio è Casco Bianco in Servizio Civile in Romania, dove incontra diverse persone che vivono per le strade di Bucarest.
“Lavorare con la dipendenza è come stare su una fune” dice Lisa, Casco Bianco in Servizio Civile a La Paz in Bolivia, un delicato equilibrio nella complessità delle storie che si incontrano, rispettando il cammino che ciascuno sceglie di seguire.
La provincia di Luapula, dove si trova Mansa, è una delle aree più svantaggiate dello Zambia, con una prevalenza di disabilità particolarmente alta a causa di povertà, malnutrizione e scarsa accessibilità alle cure mediche. Bianca e Alessia, Casche Bianche in Servizio Civile a Mansa, ci raccontano la storia di Monica, accolta da bambina nella Casa Famiglia Fatima Home.
Nella vita per le strade dello Zambia è difficile che le giornate trascorrano senza che bambini e bambine assumano droghe o che non vengano discriminati. Claudia, Casco Bianco a Ndola, ci racconta del lavoro che lei e gli altri volontari fanno, al centro diurno “Luigi Drop-In Center”, per creare dei momenti in cui i minori possano fermarsi un attimo ed esprimere ciò che sentono.
“Nei Paesi Bassi c’è un giardino sociale che racconta storie di resistenza e trasformazione”, ci racconta Nicola Casco Bianco in Servizio Civile a Boxtel, nei Paesi Bassi. “Un terreno fertile per seminare nuove opportunità di vita per chi, a causa di errori o difficoltà, si è trovato ai margini della società”.
Attraverso questo racconto fotografico, Greta vuole raccontarci la sua quotidianità attraverso gli occhi delle persone che ha incontrato durante il Servizio Civile in Brasile. “Raccontare le storie di queste persone significa dare loro visibilità, farle sentire parte di qualcosa, oltre le apparenze e i pregiudizi. È un invito a riscoprirsi nella bellezza dei propri sguardi, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità”.
“Stichting Loods, è un centro diurno che accoglie persone in situazioni di difficoltà, offrendo supporto, stabilità e l’opportunità di rimettersi in gioco” dice Miriam, Casco Bianco in Servizio Civile a Boxtel nei Paesi Bassi, che ci racconta come questi incontri e queste storie di riscatto e resilienza abbiano avuto un grande impatto sulla sua crescita personale e professionale.
“Di fronte a tanta sofferenza, ho capito col tempo che ciò che posso fare è semplicemente stare con loro, ascoltarli e farli sentire voluti bene”, dice Beatrice, Casco Bianco in Zambia, che attraverso le sue parole ci racconta il senso di impotenza provato davanti ai bambini e alle bambine che vivono per le strade della città di Ndola.
“Il bairro Almir Gabriel ha tutti i presupposti per essere definito una favela” ci racconta Giovanni, Casco Bianco in Servizio Civile a Marituba, in Brasile, che in questo racconto ci da uno sguardo sulla sua esperienza e sulle condizioni dei minori che incontra