L’essere in viaggio e l’essere insieme
Il racconto di Bianca, dal Cile, sulla sua esperienza di servizio civile che le sta regalando due sensazioni: quella dell’essere in viaggio e quella dell’essere insieme
Il racconto di Bianca, dal Cile, sulla sua esperienza di servizio civile che le sta regalando due sensazioni: quella dell’essere in viaggio e quella dell’essere insieme
Da quando siamo arrivati ogni giorno è un regalo di incontri, emozioni, luoghi, persone e anche difficoltà. Vivere con la gente del posto ti permettere di conoscere una cultura nuova con le sue bellezze e le sue contraddizioni.
Nella sua quotidianità cilena, Viola sta scoprendo che le persone che incontra, bisognose di aiuto, complesse e fragili, le si pongono davanti come uno specchio, rivelandole la sua stessa fragilità e complessità
Ad Angels’ Home vivono diverse persone con disabilità, con loro Paola, Casco Bianco in Servizio Civile, vive la quotidianità, con loro ride e gioca.
Il primo sguardo di Giuseppe a Valdivia, fra presente e storia, fra violenza di ieri e di oggi.
“Mi fa sorridere oggi ripensare a quanto è stato difficile e faticoso decidere di partire, alle paure e alle aspettative di quel momento e se potessi tornare indietro vorrei dire alla Sara di 10 mesi fa di non preoccuparsi”. Il racconto di un anno di Servizio Civile in Bolivia giunto al termine
Una raccolta di poesie, foto e disegni, che raccontano un anno profondo e intenso, quello di Marta a Nairobi, in Kenya
Le machi, nella cultura Mapuche, sono coloro che intermediano tra il popolo mapuche e gli spiriti della salute, del benessere e della tranquillità. Essere machi è una grande responsabilità e, attraverso Mariya Magdalena, Casco Bianco in Servizio Civile in Cile, Sandra racconta la sua storia di donna, machi e Mapuche
Un Camerun, quello raccontato nelle righe di Beatrice, che non assicura ai suoi cittadini il diritto di difendersi. Dove esistono persone condannate a morte o al carcere a vita senza aver mai parlato nemmeno una volta con un avvocato
Juan Pablo ci teneva ad essere intervistato, era contento perché sentiva la necessità di esprimere la propria frustrazione della vita di strada e sembrava trovare nella sua passione la strategia per uscirne. L’intervista di Matteo