Essere italiani: due storie, due significati
Due storie, due opportunità, Maia ci propone una riflessione che nasce da due differenti storie di immigrazione e approfondisce i diversi requisiti per essere considerati cittadini italiani.
Due storie, due opportunità, Maia ci propone una riflessione che nasce da due differenti storie di immigrazione e approfondisce i diversi requisiti per essere considerati cittadini italiani.
Manuela ci racconta un percorso di crescita, una scoperta, una sensibilità preziosa, attraverso le piccole cose che incontra ogni giorno nel suo servizio civile a Pacentro, in una Casa di Accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII
Nella consapevolezza “che ci sono cose, a volte, che non si possono raccontare, perché impossibili da spiegare a parole”, Giorgia ci racconta la straordinaria semplicità del suo anno in Zambia
Mariafrancesca ha concluso da poco la sua esperienza di Servizio Civile con la Comunità Papa Giovanni XXIII presso la casa di accoglienza e fraternità Santa Maria del Cammino di Pompei, un’esperienza che le ha fatto capire ancora di più chi vuole essere nella vita: “una persona che nel suo piccolo può essere di aiuto e supporto per gli altri.”
“Gli uffici dove abbiamo svolto servizio civile in questi mesi si sono rivelati più e più volte delle finestre sul mondo, su situazioni di oppressione e ingiustizia, su conflitti, su diritti violati. Finestre e relazioni che ci hanno aiutato a guardare con occhi diversi la nostra quotidianità e a mettere le mani in pasta per cambiare le cose.” Così Arianna, Davide e Lucia ci raccontano il loro Servizio Civile nel progetto “2020 Vivere la pace”.
Alla fine del suo anno di Servizio Civile, Aurora ci racconta come questa esperienza in Albania sia stata per lei un terreno fertile, dove non sono mancate le difficoltà, e dove le relazioni lasciano un segno
Un “viaggio fruttuoso, gioioso e redditizio” quello che ha vissuto Sara presso la casa famiglia Santa Chiara di Scicli attraverso l’esperienza del Servizio Civile. “Quasi quasi mi sento in difetto per aver dato meno di quanto loro abbiano dato a me. Ho ricevuto tanto amore inaspettato grazie ai loro abbracci, ai loro sorrisi, ai loro baci. Mi hanno insegnato che la felicità e la gioia di vivere sta anche dentro alle piccole cose.”
Roberta ha concluso da poco la sua esperienza di Servizio Civile con la Comunità Papa Giovanni XXIII presso Casa dell’Annunziata a Reggio Calabria nel progetto “2022 Uomini… minori” e in questo articolo ci racconta quanto sia stato importante per lei il Servizio Civile perché “da quel momento qualcosa è cambiato”.
Un disegno per racchiudere la “speranza” che Giacomo ha incontrato in Zambia, dove ha da poco concluso il suo anno come Casco Bianco
“In questi mesi come volontarie abbiamo accompagnato i bambini nel loro percorso di vita affiancandoli quando ne avevano bisogno e li abbiamo visti crescere: abbiamo contribuito a rendere la loro vita più serena.” L’esperienza di Servizio Civile di Beatrice e Lucia nella casa famiglia Angeli Custodi all’interno del progetto “2020 Goccia dopo goccia”.